giovedì 12 febbraio 2015

La riqualificazione urbana di due aree adiacenti la casa comunale

"Una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola.
Basta ascoltarla, perché la città è il riflesso di tante storie."
(Renzo Piano)

Le prima delle due aree adiacenti la casa comunale interessate dall'intervento di riqualificazione urbana è ubicata a nord della stessa, s'identifica col tratto di via G. Di Santi che da Piazza Europa risale la Braida ed è compreso tra le particelle 433 e 470 esclusa. L'altra, di circa 500 metri quadrati, è costituita da un'area assimilabile ad un triangolo con il lato corto delimitato dal prospetto ovest della casa comunale e, per i restanti due lati, dalla Via G. M. Pessolani a sud e da Viale Kennedy a nord. Gli interventi sulla prima area prevedevano l'ultimazione di quelli già eseguiti negli anni passati sul tratto più a monte di Via G. Di Santi e che consistevano nella predisposizione per un futuro intervento di miglioramento dell'illuminazione pubblica ed il rifacimento dei marciapiedi pedonali antistanti l'antica schiera con affaccio su detta via. Gli interventi previsti per l'area ubicata a ridosso della casa comunale, miravano invece al suo integrale recupero.
Una chiara linea di demarcazione tra le due aree di intervento è rappresentato sia dal naturale dislivello tra le stesse, sia dalla presenza di Viale Kennedy, la principale via meccanizzata del paese, che attraversa l'area di intervento in senso longitudinale con direzione est-ovest. Sull'altro lato di viale Kennedy, un'altra piccola area a verde, per la quale l'Amministrazione comunale ha però deciso di intervenire separatamente e, per questioni economiche, in futuro.1
La forte cesura rappresentata da viale Kennedy2  la si percepisce bene dalla prospettiva che si gode dalla sua prosecuzione verso valle, che prende il nome di via Roma e dalla parallela via Borgo Braida, che ugualmente confluisce in Piazza Europa.
Sebbene profondamente diverse nella forma e nella rappresentatività, le due aree d'intervento costituiscono realtà adiacenti e quindi facenti parte di un unico contesto i cui problemi sono stati affrontati e risolti con un progetto di riqualificazione altrettanto unitario.
Sia per amore della brevità, sia perché di aspetto più tecnico, si evita una descrizione più dettagliata degli interventi su via G. Di Santi, per dedicare maggior spazio a quelli che hanno riguardato l'area a ridosso della casa comunale, sicuramente più interessanti sotto l'aspetto della riqualificazione urbana.

IL CONTESTO

Assimilabile ad un triangolo isoscele di circa 500 metri quadri, l'altra area oggetto di intervento è delimitata da via G. M. Pessolani a sud, da viale Kennedy a nord e dal prospetto ovest della casa comunale rispettivamente per metri 55,00 – metri 53,00 e metri 14,00. Divenuta sede di un campo di bocce realizzato circa alla metà degli anni 80 e frequentato fino ai primi anni 90, originariamente questa piccola area verde era uno scampolo di terreno, così come l'altra ancora più esigua posta sull'altro lato dello stesso viale, inutilizzabile per l'espansione edilizia degli anni 70. Divisa tra il campo di gioco vero e proprio (delimitato da una rete metallica a rombi), una piccola aiuola, il marciapiede e l'alloggiamento per la cabina della rete del gas, da oltre un trentennio è luogo spontaneo di socializzazione, in virtù della sua felice ubicazione nella zona del centro abitato con più vita. Mentre la parti occupata dall'aiuola e dal campo di bocce non sono mai state oggetto di specifici interventi di riqualificazione, la parte costituita dal marciapiede, qualche anno fa è stata nuovamente arredata, questa volta con panchine e lampioni in stile Liberty, alberi e fioriere.
La presenza di panchine e la vicinanza, oltre che alla casa comunale, soprattutto alla zona commercialmente più viva del paese, è stato il motivo per il quale questa piccola area verde e l'altra ancor più esigua ubicata sul lato opposto dello stesso viale, sono diventate il principale luogo di aggregazione per giovani e meno giovani, in particolar modo la domenica e nelle serate estive, quando il viale diventa ad esclusivo traffico pedonale.


PROSPETTIVA DA PIAZZA EUROPA VERSO LA CASA COMUNALE (edificio di colore rosa): 
VIA G. DI SANTI (a sinistra), VIALE KENNEDY (al centro) E VIA G. M. PESSOLANI (a destra)

Oltre ai suddetti lampioni, che si rifanno allo stile Liberty, allineati sul marciapiede, nella piccola aiuola e nel campo di bocce erano presenti anche due lampioni del tipo a fusto cilindrico rastremato, con un unico sbraccio posto a circa dieci metri di altezza, ad illuminare via G. M. Pessolani.
La SS 95, ancora oggi, rappresenta la principale via di comunicazione in ambito comunale, in quanto l'unico collegamento con il Vallo di Diano e, di conseguenza, con i principali assi viari che lo attraversano, rappresentati dall'autostrada A3 Sa-Rc, dalla SS 19 Via delle Calabrie e dall'ormai dismessa tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro.


PROSPETTIVA DA PIAZZA EUROPA VERSO IL CENTRO STORICO: 
VIA BORGO BRAIDA (a sinistra) E VIA ROMA (a destra)

Nella sua funzione di principale asse viario meccanizzato, Viale Kennedy è la realtà su cui oggi si concentrano non solo la sede degli Uffici comunali ma anche tutte le attività commerciali del paese, compreso il mercato settimanale, che si tiene la domenica mattina lungo via Roma, prosecuzione in direzione ovest di viale Kennedy.
Anche per questo appare chiara non solo l'importanza di quest'area ma la necessità del suo recupero alla funzione attribuitagli, sebbene in modo confuso nel disegno urbano pensato a cavallo degli anni 70-80, ma che in seguito è stato fatto proprio e meglio interpretato dagli stessi residenti, come luogo d'incontro e socializzazione.

PRIMA

IL PROGETTO

LA REALIZZAZIONE


Sebbene a ridosso della nuova casa comunale, quindi con un'ubicazione centrale e privilegiata, questo scampolo verde, a cui non sono mai state riconosciute le sue reali potenzialità di possibile collegamento tra l'insediamento di epoca medievale e la caotica espansione post anni '70, per lunghi anni è stato oggetto di interventi di riqualificazione soltanto parziali. Soltanto di recente sono state formulate varie ipotesi sulla sua possibile destinazione, tra cui area mista a verde e parcheggi , oppure area a verde attrezzato per i bimbi3.
La mia proposta progettuale, risalente al 2008 ma realizzata soltanto nel 2014, si è discostata dalle precedenti. Muovendo dallo studio del rapporto tra l'area ed il contesto che la ospita, la cui influenza, per le ragioni ben note, si estende all'intero centro abitato, è giunta a conclusioni totalmente diverse su quella che poteva essere la sua migliore destinazione e, di conseguenza, la sicura integrazione con l'articolato contesto di viale Kennedy, rappresentato dagli uffici comunali e dalle attività commerciali. Sono state le conclusioni scaturite dall'osservazione della sua quotidianità e non della particolare vitalità in occasioni di determinati ed occasionali eventi (ad es. feste patronali e festività in genere), a dare preziosi suggerimenti progettuali. Altra fase di studio altrettanto importante sul rapporto tra area e contesto ospitante, si è concentrata sulle prospettive privilegiate da e verso di essa. Le prime sono rappresentate dalla panoramica sulla vita di viale Kennedy, sugli scorci sul centro storico dentro le mura e quelli sull'antico decumano; le seconde sono quelle che si possono godere su di essa da piazza Europa, via Borgo Braida  e via Roma (giungendovi da valle) e da viale Kennedy (arrivando da monte). Dette prospettive sono state analizzate soprattutto in movimento, vedendo ciò che vede il passante e progettate in base alla diversa percezione che questi ha della forma dell'area, al variare della sua posizione rispetto ad essa. 



PRIMA

LA REALIZZAZIONE

L'architettura però, a differenza della pittura, è tridimensionale e pertanto non la si può vivere completamente guardandola dal di fuori ma solo attraversandola. Per lo stesso motivo non la si può giudicare guardando un disegno, che è soltanto la sua astrazione, ma sforzandosi di immaginarla inserita nel contesto e cercando di capire se è destinata a diventare un luogo o se è invece condannata a rimanere semplicemente uno spazio, più o meno ben organizzato che non partecipa al preesistente. E' il legame che si crea con il suo fruitore che trasforma lo spazio in luogo, in una simbiosi, un rapporto intimo che può nascere o meno. Quando ciò si verifica, quando questa alchimia si crea, accade a prescindere dalle intenzioni del suo progettista, ma non a prescindere dalle sue scelte progettuali. Intervenire in modo corretto in un contesto, implica perciò necessariamente averlo interiorizzato e capito e aver individuato le sue potenzialità espresse ed inespresse, peculiarità che non possono (che non devono) essere ignorate e stravolte, ma umilmente assecondate e, se possibile, rimarcate.


VIALE KENNEDY E LA CASA COMUNALE

Guardando viale Kennedy con attenzione, non si vedono solo auto parcheggiate lungo il marciapiede che delimita l'area “ex campo di bocce” e che dura, intenso, soltanto nell'orario di apertura degli uffici comunali. Quello che si vede è soprattutto il passeggio domenicale o quello delle sere d'estate, è la sosta sulle panchine, al sole o al fresco. In queste occasioni il residente si riappropria del suo spazio e la piccola area verde diventa luogo di ritrovo e di relax per gli anziani seduti al sole a leggere il giornale o a chiacchierare e, fino a notte fonda, di socializzazione dei più giovani. Si vede, in sintesi, un luogo di ritrovo di tutti con tutti e si capisce il senso della scelta di organizzarlo per assecondare la sua “naturale vocazione".
A parte la nota stonata della scelta di una recinzione di gusto razionalista (così da non dover sostituire quella identica già presente nell'area a verde sull'altro lato di viale Kennedy), invece di una che si rifacesse allo stile Liberty, coerente con l'arredo già presente, quanto previsto in fase progettuale si è fedelmente realizzato. Il piano dell'area è stato ricondotto ad un'unica quota, così da ottenere, sia l'abolizione delle barriere architettoniche presenti in essa, sia, con l'ampliamento dei marciapiedi, di un'area di socializzazione più ampia e meglio organizzata.

PRIMA

IL PROGETTO

LA REALIZZAZIONE

Anche le prospettive catturate dalla fotocamera nella fase di studio ed elaborate al CAD, si sono sostanzialmente concretizzate nell'organizzazione degli spazi, compreso quello per la futura installazione della “casa dell'acqua”, nella differenziazione dei percorsi4 e nella disposizione degli arredi: i lampioni e le panchine Liberty, la fontana scenografica, il prato a zolle con nuove essenze arboree. 
Il nuovo disegno genera infatti una serie di “anse” con funzioni di piazzole ospitanti le sedute, ora non più ostacoli per i passanti ma elementi di arredo discretamente posti ai margini di un percorso pedonale molto più ampio, da cui partecipano alla vita su Viale Kennedy e rappresentano punti di osservazione con prospettive privilegiate verso la parte più antica dell'insediamento dentro le mura e sul decumano, mettendo il residente come davanti ad una serie di quadri, il cui soggetto è la propria storia.

PRIMA
IL PROGETTO

LA REALIZZAZIONE

LA REALIZZAZIONE

L'intervento di riqualificazione, sfruttando le prospettive offerte dalla pendenza del sito che consente una visione globale dell'area, le valorizza con un disegno ed una disposizione dell'arredo, ariosa. La linea di confine sinuosa, tra l'aiuola e l'area di sosta, rende meno immediata l'individuazione dei limiti delle forme, restituendo l'immagine di una loro reciproca compenetrazione ed uno spazio non rigidamente imprigionato in esse ma percepito come fluido, in un movimento apparente che segue il variare della prospettiva dell'osservatore in movimento da e verso di esso. 



LA REALIZZAZIONE

LA REALIZZAZIONE

LA REALIZZAZIONE

LA REALIZZAZIONE

Il senso di dinamicità, accentuato dalla visione dal basso verso l'alto, che si gode da più punti, ha una sua prospettiva privilegiata in Piazza Europa, punto d'osservazione dal quale si coglie non solo la stretta relazione tra la casa comunale e la piccola area, con la conseguente rappresentatività di cui la investe la sua ubicazione, ma anche il suo difficile ruolo di prima ed unica cerniera, progettata, tra il vecchio ed il nuovo insediamento urbano5.


IMMAGINE DI GOOGLE EARTH



NOTE:
1- Nella speranza che non si perda l'occasione di realizzare un disegno unitario, ho già mostrato all'Amministrazione, il mio progetto anche per quest'area, nella speranza che si trovi presto la copertura finanziaria sufficiente alla sua realizzazione.
2 - La Strada Statale n. 95 che rappresentava l'unico collegamento viario tra la Basilicata ed il vallo di Diano, attraversa l'area oggetto d'intervento, con andamento est-ovest, prendendo il nome di viale Kennedy nel tratto a monte di piazza Europa e di via Roma in quello opposto. Sebbene a partire dagli anni '70 sia stata sostituita dalla Strada Statale dell'Alto Agri SS276, essa è ancora una via molto trafficata, in quanto l'unico collegamento del centro abitato, con la valle.
3 - La prima ipotesi formulata dall'Amministrazione comunale e per la quale mi è stato chiesto di elaborare relativo progetto, è stata il suo utilizzo come parcheggio, nella sua parte più stretta e come verde attrezzato in quella più larga. L'ipotesi, su mio steso consiglio, è stata in seguito opportunamente scartata in quanto, per le sue dimensioni esigue, l'area era palesemente inadeguata a far fronte al bisogno di parcheggi già dei soli residenti in zona, quindi ancor meno nei giorni lavorativi, a quelli degli impiegati del Comune e degli utenti. Tale reale necessità, testimoniata nella documentazione fotografica redatta in una qualsiasi giornata lavorativa, porta inevitabilmente a concludere che i problemi di parcheggio nei pressi della casa comunale vadano risolti efficacemente altrove, magari recuperando altre aree poco distanti e male utilizzate.
Altrettanto impraticabile anche l'ipotesi alternativa, per la quale esisteva già un progetto, che la vedeva come possibile luogo di gioco per i più piccoli. A mio modesto parere infatti, proprio la sua collocazione a ridosso della principale e più trafficata via di comunicazione del paese, prudentemente ne sconsigliava tale destinazione.
4 - Ben evidenziata, la piccola rampa che conduce ai depositi e agli archivi comunali, i cui accessi sono in un'area più piccola, separata da quella principale e ad un livello più basso. La stessa rampa funge anche da comodo collegamento pedonale tra viale Kennedy e la via G. M. Pessolani.
5 - Dall'assenza di un coerente collegamento tra il chiaro e ben strutturato insediamento di epoca medievale e la caotica ed informe espansione urbana cominciata negli anni '70 e dei conseguenti problemi di relazione tra la casa comunale e Piazza Europa, ho avuto già modo di dire ampiamente in occasione del concorso d'idee per la riqualificazione dell'area del mercato coperto e a questo scritto si rimanda per eventuali chiarimenti.

Render realizzati dal  Geom. G. Navatta



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