sabato 13 febbraio 2010

Il Piano Casa e il Vallo di Diano

L'incontro di ieri ha chiarito quello che già un po' tutti sapevamo e cioè che, così come concepita, questa legge può tornare utile nelle città e comunque in ambiti territoriali con una grande densità abitativa e un numero di alloggi insufficiente.
Nel Vallo di Diano, dove si continuano a dare permessi per costruire alberghi ed altre strutture ricettive, senza che nessuno sia invece capace di trovare nel contempo un motivo valido per cui un turista dovrebbe decidere di venire nelle nostre zone, questo Piano non servirà a molto.
Come giustamente evidenziato nella sua lucida analisi dall'Ing. Pino Bove, nel Vallo di Diano, dove tra un po' ci saranno più case che abitanti, perché tutti vanno via da un territorio in cui sembra non ci sia possibilità  di sviluppo e quindi, di lavoro, il Piano Casa ha fallito il suo intento di "contrastare la crisi economica e di tutelare i livelli occupazionali attraverso il rilancio delle attività edilizie".
Altra lucida  e dura riflessione, si deve all'Ing. Cono Gallo, responsabile dell'Area Tecnica Servizio LL.PP. del Comune di Atena Lucana. Questi ha giustamente evidenziato l'onerosità dell'adeguamento delle nostre abitazioni a quanto previsto sulle costruzioni in zona sismica. In sintesi: un ampliamento del 20% del volume di un'abitazione, avrebbe un costo di adeguamenbto strutturale non proporzionato  ai vantaggi che l'operazione di ampliamento potrebbe portare .
-->
Purtroppo, come spesso accade in questi incontri, specie se fatti sotto campagna elettorale, il discorso si è allargato dalla Legge alla realtà del nostro territorio, sulle politiche di sviluppo (più o meno sbagliate) del passato e su quelle (più o meno giuste) che potrebbero essere le future, con relativo botta e risposta sul piano politico.
In questo contesto, purtroppo, la mia domanda all'Assessore Feola, non ha potuto raggiungere lo scopo per cui era stata posta e che era il poter spiegare alcune cose importanti alla cittadinanza e non tanto a noi tecnici che le avevamo già recepite, sia seguendo l'iter della Legge stessa, sia partecipando agli incontri organizzati anche dai vari Ordini Professionali.
La riporto qui, cercando di chiarire anche in questa sede il suo spirito.
Quello che volevo fosse detto, in modo chiaro e autorevole, ai tanti cittadini che erano intervenuti con la speranza di sapere come fare per allargare la cucina, oppure coprire il terrazzo con una veranda o magari farsi il secondo bagno o, per alcuni, forse anche sapere se fosse vero che questo Piano Casa, così come paventato  da più parti, fosse da intendersi come un ulteriore Condono Edilizio, è che l'art. 12 prevede un tempo massimo e perentorio di 18 mesi per presentare le istanze finalizzate all'ottenimento dei titoli abitativi e che, come riportato dall'art.3, comma 1, lettera a, gli interventi edilizi previsti dagli articoli  
  • 4) Interventi straordinari di ampliamento;
  • 5) Interventi straordinari di ricostruzione; 
  • 7) Riqualificazione aree urbane degradate
non sono possibili su edifici che siano stati realizzati in assenza o in difformità al titolo abitativo.L'unica deroga consentita a quanto previsto dal citato art. 3, comma 1, lettera a, riguarda gli interventi di cui ai citati art. 4 e 5 ed è consentita, così come recita l'art. 6  della stessa Legge, "sugli edifici contenenti unità abitative destinate a prima casa dei richiedenti, intendendosi per prima casa quella di residenza anagrafica, per i quali è stata rilasciata la concessione in sanatoria o l'accertamento di conformità, ai sensi degli articoli 36 e 37 del Decreto del Presidente della Repubblica n.380/2001, ovvero per i quali sia stata presentata, nei termini previsti dalla legislazione vigente in materia, istanza di condono dagli interessati, se aventi diritto e siano state versate le somme prescritte."
Questa eventuale regolarizzazione della posizione del proprio immobile (incluso l'accatastamento o l'avvio della sua pratica) deve essere conclusa in tempo utile, perché tutto l'iter, compresa la presentazione delle istanze finalizzate all'ottenimento dei titoli abitativi, deve ritenersi concluso entro i 18 mesi di cui sopra.
Preciso: per presentare le istanze finalizzate all'ottenimento dei titoli abitativi, non serve necessariamente  aspettare che il competente Ufficio Tecnico del Comune rilasci il relaltivo documento comprovante l'avvenuto condono ma basta che siano state determinate le somme da pagare (oneri e oblazioni) poiché questo da solo è sufficiente ad attestare che la pratrica sul proprio immobile è stata esaminata dalla Commissione preposta e che la richiesta di condono non è stata respinta.
Tornando a noi, in termini spiccioli: su una casa abusiva che non è stata ancora condonata o che non ha possibilità di essere condonata, per il tipo di abuso commesso, non puoi fare niente di quanto previsto dal Piano Casa e la presente legge non è un ulteriore Condono o un allungamento dei termini previsti dal precedente.
Dilungarsi sulla risposta alla mia domanda, credo avrebbe potuto rappresentare una buona occasione per far capire alla cittadinanaza intervenuta che, talvolta, una casa è abusiva perché è costruita in zone ad alto rischio idrogeologico e non solo perché ha qualche metro cubo in più non dichiarato e che, mentre nel primo caso l'abuso può rappresentare un pericolo per la propria incolumità e per quella dei propri cari, nel secondo, la scelta di non pagare poche centinaia di euro potrebbe precluderci la possibilità di usufruire dei possibili vantaggi previsti da questa Legge o da eventuali altre future e migliori.
Forse, sempre partendo da questo spunto, avremmo avuto anche modo e tempo di parlare di come fare buona edilizia (e quindi, finalmente, di parlare di architettura) e dire che l'abusivismo non può e non deve essere la regola e che il non affidarsi ad un tecnico coscenzioso, può costare molto caro e non soltanto economicamente.
Infine e con questo chiudo un argomento che mi sta particolarmente a cuore, il Condono Edilizio non è, come ho avuto modo di dire già in passato, la possibilità per l'Amministratore di fare cassa dando il prezzo alla vita di una persona ma un modo per cercare di rattoppare una situazione potenzialmente pericolosa per delle persone e che, per questo motivo, certe situazioni vanno forzate, anche a costo di risultare impopolari e di rischiare di perdere qualche voto alla prossima campagna elettorale.
Educare a non commettere abusi e farlo  non con un "castigo" che vuole essere una cura ma con una campagna di prevenzione e di informazione, è l'unico modo per rispettare e difendere il territorio , la nostra vita e quella dei nostri cari. Bisogna entrare nell'ottica della legalità, convincersi che si può realizzare soltanto quanto previsto dai Piani vigenti, perché soltanto questo può essere consentito dagli Uffici competenti e che questi, a loro volta, devono approvare in tempi brevi e in completa trasparenza, tutto quanto  nel diritto del richiedente.
Concludo ringraziando di nuovo il Consigliere Franco Bellomo per avermi voluto invitare a questo importante incontro chiarificatore, tutti gli intervenuti e, in particolare, gli Assessori Bellacosa e Feola che hanno dimostrato ancora una volta che l'intelligenza e l'onestà intellettuale è trasversale agli schieramenti politici.

venerdì 12 febbraio 2010

Una bella occasione

Atena Lucana: venerdì 12 febbraio un incontro dibattito su “Piano Casa”


Venerdì
12 alle ore 18:00 nell’aula consiliare del comune di Atena Lucana, ci
sarà un incontro dibattito sul tema dell’ avvio “Piano Casa”.
L’incontro voluto ed organizzato dal consigliere comunale Francesco
Bellomo vedrà la partecipazione della consigliere comunale di
Salvitelle Maria Antonietta Scelza, del consigliere comunale di Atena
Lucana Massimo Daralla, del consigliere comunale di San Pietro al
Tanagro Giuseppe Procaccio, inoltre sono previsti gli interventi del
consigliere provinciale Franco Annuziata e dell’onorevole avvocato
Franco Cardiello, le conclusioni sono affidate agli assessori
provinciali avv. Adriano Bellacosa e avv. Marcello Feola, ai quali sarà
affidato l’incarico di farsi portavoce nei confronti degli Enti
superiori, affinché il “piano casa” risponda in modo più appropriato
alle esigenze del territorio. Durante l’incontro sono previsti i
contributi tecnici degli operatori del settore, tra gli altri
interverranno l’ing. Giuseppe Bove in rappresentanza degli ingegneri
del Vallo di Diano e l’architetto Angelo Sangiovanni. L’incontro vuole
dare un momento di chiarimento e informazione alla popolazione e agli
operatori del settore, il consigliere Bellomo si prefigge di fare da
unione tra gli operatori del settore e i politici che dovranno fare
pressione affinché il piano venga adottato il più presto possibile e
che risponda in modo più adeguato alle esigenze del territorio.
Antonella Citro

http://lavocedelmeridione.ning.com/profiles/blogs/atena-lucana-venerdi-12


12 febbraio 2010

Atena Lucana incontro sul Piano Casa

Atena Lucana- Questa sera (venerdì 12) alle ore 18:00 nell’Aula Consiliare, ci sarà un convegno sul tema del Avvio “Piano Casa”. L’incontro voluto ed organizzato dal consigliere comunale Francesco Bellomo, sarà utile a chiarire, a chi ne ha interesse, vari punti della legge in vigore. Il convegno vedrà i saluti del Sindaco di Atena Sergio Annuziata e la partecipazione della consigliere comunale di Salvitelle Maria Antonietta Scelza, del consigliere comunale di Atena Lucana Massimo Daralla, del consigliere comunale di San Pietro al Tanagro Giuseppe Procaccio, inoltre sono previsti gli interventi del consigliere provinciale Franco Annuziata e dell’onorevole avvocato Franco Cardiello, le conclusioni sono affidate agli assessori provinciali avv. Adriano Bellacosa e avv. Marcello Feola, ai quali sarà affidato l’incarico di farsi portavoce nei confronti degli Enti superiori, affinché il “piano casa” risponda in modo più appropriato alle esigenze del territorio. Le conclusioni di tali esigenze saranno esposte durante l’incontro, dal valido contributo di tecnici e di operatori del settore, tra gli altri interverranno l’ing. Giuseppe Bove in rappresentanza degli ingegneri del Vallo di Diano e l’architetto Angelo Sangiovanni. Dall’incontro, ci si aspetta un momento di chiarimento e informazione alla popolazione e agli operatori del settore; in modo particolare il consigliere Bellomo  si prefigge di fare da unione tra gli operatori del settore e i politici che dovranno le giuste osservazioni affinché il piano venga adottato il più presto possibile e che risponda in modo più adeguato alle esigenze del territorio, sbloccando il momento di freno creato dalla regione Campania. 

http://vallonotizie.myblog.it/archive/2010/02/12/atena-lucana-incontro-sul-piano-casa.html


ATENA LUCANA: INCONTRO DIBATTITO SUL TEMA DELL' AVVIO DEL “PIANO CASA”
Venerdì 12 alle ore 18:00 nell’aula consiliare del comune di Atena Lucana, ci sarà un incontro dibattito sul tema del Avvio “Piano Casa”.
L’incontro voluto ed organizzato dal consigliere comunale Francesco Bellomo vedrà la partecipazione della consigliere comunale di Salvitelle Maria Antonietta Scelza, del consigliere comunale di Atena Lucana Massimo Daralla, del consigliere comunale di San Pietro al Tanagro Giuseppe Procaccio, inoltre sono previsti gli interventi del consigliere provinciale Franco Annuziata e dell’onorevole avvocato Franco Cardiello, le conclusioni sono affidate agli assessori provinciali avv. Adriano Bellacosa e avv. Marcello Feola, ai quali sarà affidato l’incarico di farsi portavoce nei confronti degli Enti superiori, affinché il “piano casa” risponda in modo più appropriato alle esigenze del territorio.
Durante l’incontro sono previsti i contributi tecnici degli operatori del settore, tra gli altri interverranno l’ing. Giuseppe Bove in rappresentanza degli ingegneri del Vallo di Diano e l’architetto Angelo Sangiovanni. L’incontro vuole dare un momento di chiarimento e informazione alla popolazione e agli operatori del settore, il consigliere Bellomo  si prefigge di fare da unione tra gli operatori del settore e i politici che dovranno fare pressione affinché il piano venga adottato il più presto possibile e che risponda in modo più adeguato alle esigenze del territorio. 

http://www.navigavallo.it/notizia-3452.html





Ho avuto modo di incontrare per la prima volta gli Avv. Bellacosa e Feola pochi giorni fa, in occasione dell'inaugurazione del Club Pdl di Sala Consilina, evento a cui ero stato invitato da uno dei fondatori, il Geometra Michele Lovaglio, un caro amico,  nonché validissimo professionista.
Li ho ascoltati parlare per ore e, come tutti i numerosi presenti all'incontro, sono rimasto impressionato dalla loro conoscenza  dei problemi del nostro territorio, da sempre "zona di confine".
Mi è piaciuto credere che questo essere informato sui fatti fosse frutto di un vero interesse e di una grande attenzione verso un'area che è da sempre poco considerata, anche (ma non solo, non nascondiamoci dietro un dito) perché decentrata e con un numero esiguo di abitanti (e, quindi, di votanti).
La salvaguardia del nostro territorio e la sua valorizzazione mi è sempre stata a cuore e avere oggi l'opportunità d'incontrare ancora queste persone in cui ripongo una grande fiducia, al di là dello schieramento politico (è bene precisarlo per non dare adito ad accuse infondate di opportunismo), la ritengo una grande opportunità di crescita, anche professionale.
Sarà inoltre l'occasione per fugare il timore da me espresso nei blog precedenti, riguardo a quello che è stato presentato come un ulteriore  e poco auspicabile Condono Edilizio.
Voglio, pertanto, ringraziare pubblicamente sul mio blog, il Consigliere Franco Bellomo per aver organizzato questo  interessante incontro tra la Provincia e i tecnici del Vallo di Diano e anche di avermi voluto personalmente invitare a questo importante evento.





giovedì 11 febbraio 2010

Una buona notizia

feb 2, 2010

Piano casa e condono edilizio nel decreto legge “Milleproroghe”

Pubblicato da Redazione
Con l’approvazione del Milleproroghe la sanatoria verrebbe consentita anche agli abusi commessi prima del 31 marzo 2003. L’emendamento del decreto legge che verrà vagliato dal Senato la prossima settimana, verte sul condono edilizio in aree vincolate ed è esplicitamente finalizzato alla Campania, ma è ancora possibile la bocciatura. Gli interessati potranno, se sarà approvato, presentare domanda entro il 31 dicembre 2010.
Il Sole 24ore: “Nel puzzle del decreto milleproroghe spunta il piano casa. Un emendamento firmato dal relatore, Lucio Malan (Pdl), al decreto all’esame della commissione Affari Costituzionali del Senato, prevede, infatti, aggiungendo al provvedimento l’articolo 6-bis, che le leggi regionali emanate in attuazione dell’Intesa sancita dalla Conferenza unificata nella seduta del 1º aprile 2009, relativa a misure per il rilancio dell’economia attraverso l’attività edilizia, possano «prevedere, con disposizioni aventi validità temporale definita, interventi di trasformazione edilizia e territoriale, in particolare mediante il riconoscimento di forme di incentivazione volumetrica e di semplificazione, anche in deroga alle norme e agli strumenti di pianificazione vigenti in materia territoriale e urbanistica». La commissione Affari costituzionali inizierà domani con le inammissibilità ad entrare nel vivo dell’esame dei 646 emendamenti al milleproroghe, come annunciato dal presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Carlo Vizzini (Pdl). Un nuovo condono edilizio nel pacchetto della maggioranza. Fra gli emendamenti depositati, uno fra quelli presentati da esponenti del Pdl, chiede più esplicitamente un nuovo condono per alcuni abusi edilizi, compresi quelli commessi prima del 2003. L’emendamento a firma dei senatori del Pdl Carlo Sarro e Vincenzo Nespoli, cancella anche i palettì degli abusi commessi ai danni dei «beni ambientali e paesistici». La norma, inoltre, è retroattiva: «la speciale sanatoria di cui al presente articolo si applica anche agli abusi edilizi realizzati entro il 31 marzo 2003». Gli interessati potranno, se l’emendamento sarà approvato, presentare domanda entro il 31 dicembre 2010. Non manca la sospensione dei procedimenti in atto: «sono sospesi – recita l’emendamento – tutti i procedimenti sanzionatori, di natura penale ed amministrativa, già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato, fino alla definizione delle predette istanze».” (Il Sole 24ore 27/01/2010).
Il condono edilizio in aree vincolate è espressamente finalizzato alla Campania. Uno dei tantissimi emendamenti – ricordiamo – propone una speciale sanatoria per gli abusi edilizi ai danni dei beni ambientali e paesistici commessi fino al 31 marzo 2003. La norma modificherebbe la Legge 326/2003 sul condono edilizio, includendo le opere abusive realizzate su immobili soggetti a vincoli ambientali e paesistici, tra quelle condonabili: la procedura (Edilportale).
Sull’emendamento che riguarda il condono edilizio, il cui decreto legge detto “Milleproroghe” verrà discusso il prossimo 10 febbraio, graverebbe, però, la scure del Senato: è ancora possibile la bocciatura per inammissibilità.
http://www.ischiablog.it/index.php/attualita-e-notizie/piano-casa-e-condono-edilizio-nel-milleproroghe-
in-discussione/



03/02/2010

CROLLA IL CONDONO EDILIZIO E PIANO CASA, FUORI DAL DECRETO MILLEPROROGHE


Escono dal decreto "milleproroghe" il condono edilizio e il piano casa. Crollano le aspettative di chi in Campania, e in particolare in costiera amalfitana e penisola sorrentina, non si vedeva riconosciuto il condono edilizio del 2003 in quanto non possibile in zone vincolate e porte spianate per le demolizioni già iniziate a Ischia e a Gragnano e Monti Lattari .
Il motivo per cui i due provvedimenti sono stati esclusi è che si tratta di questioni "non omogenee alla materia e prive dei requisiti di necessità e urgenza". Lo ha sottolineato Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali, impegnata nell'esame del decreto stesso. Il senatore Vizzini ha spiegato che la Commissione, nel rispetto delle rigorose direttive del presidente del Senato, ha giudicato inammissibili circa 300 dei 650 emendamenti. Per quanto riguarda il piano casa e il condono edilizio, Vizzini, ha sottolineato che essendo questioni di una certa rilevanza "i gruppi parlamentari dovranno affrontarle ma con altri provvedimenti''. Questo, ha precisato il presidente della Commissione Affari costituzionali, allo scopo di evitare ''la trasformazione di un decreto legge in una sorta di omnibus con ingresso libero''. Quanto ai tempi, il senatore del Pdl ha precisato che si resta in attesa del parere della Commissione Bilancio sulle coperture. ''Speriamo - ha aggiunto - di avviare domani in notturna le sedute che porteranno all'approvazione entro la fine della settimana, in modo da trasmettere il decreto in aula per la settimana prossima". Ovviamente il termine per la presentazione degli emendamenti per l'aula è stato prorogato. 
"Con la bocciatura dell’emendamento sul condono edilizio presentato da esponenti del Pdl si sono evitati nella nostra regione nuovi scempi nelle città e nel territorio ma soprattutto si sono evitati di sacrificare per l’ennesima volta le ragioni della tutela ambientale e della sicurezza dei cittadini in nome di interessi speculativi, che nel caso dell'abusivismo edilizio sono spesso pericolosamente contigui agli affari della criminalità organizzata. Ma attenzione il lupo perde il pelo ma non il vizio e nonostante la bocciatura,  esponenti del Pdl sono pronti a ripresentare l’emendamento per la Campania. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.” In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania commenta la bocciatura emendamento sul condono edilizio in in Commissione affari costituzionali del Senato.

“In Campania- conclude Buonomo di Legambiente- è in gioco una partita sulla legalità . Per decenni il cemento ha massacrato il territorio, ha messo a rischio la sicurezza dei cittadini. La Politica dimostri vicinanza e condivisione nell’operato dei magistrati della Procura di Napoli che stanno combattendo illegalità della cemento connection con il ritorno delle ruspe dopo anni di silenzio e di traccheggiamento nei confronti degli abbattimenti.
http://www.positanonews.it/articoli/33375/crolla_il_condono_edilizio_e_piano_casa_fuori_dal_decreto_milleproroghe.html


Vedremo.
Intanto: "Io speriamo che me la cavo!"