domenica 25 luglio 2010

Il recupero come pista ciclabile, dell'ex Calabro Lucana, nel tratto Atena Lucana centro-Pozzi di Brienza

L'idea mi venne nei primi di giugno del 2006.
Era il periodo in cui da aprile-maggio, fino a settembre, ogni mattina che mi era possibile andavo a fare footing sul percorso del vecchio tracciato ferroviario della Calabro Lucana, nel tratto che venne dismesso negli anni 60 e che univa Atena Lucana a Marsico Nuovo. Sono luoghi che conosco bene fin dal'infanzia, così come li conoscono bene molti altri miei coetanei e compagni di giochi di allora, poiché a quell'età, come tutti i ragazzi che crescevano allora in un paesino dell'entroterra che non offriva luoghi di svago organizzati, eravamo assetati di avventura e i caselli abbandonati, il percorso quasi totalmente nascosto tra la vegetazione e le buie gallerie, con il loro alone di mistero, stuzzicavano la nostra fantasia.
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Correvo ripensando con un po' di nostalgia ai giorni spensierati della metà degli anni 70 quando, forse stanco più del solito o per colpa del caldo eccessivo e la destinazione ancora parecchio lontana, rimpiansi di non avere a portata di mano una bici.
Uno scorcio del tracciato, in contrada Rullo

Così, quasi per caso, pensai che quel vecchio tracciato immerso nell'aria pura e nel verde e che con la sua lieve pendenza raggiungeva alcuni dei luoghi più panoramici del paese, girandogli intorno, avrebbe potuto essere un bel percorso ciclabile, oltre ad un comodo percorso meccanizzato alternativo, da utilizzare all'occorrenza.
Uno dei tratti più suggestivi del tracciato, in prossimità della contrada Braide

Quello stesso giorno cominciai a studiare il percorso su Google Earth e a fare qualche ricerca su internet. Scoprii che l'idea non era per nientenuova, poiché in Sicilia, in più zone, si era già effettuato il recupero dei vecchi tracciati ferroviari dismessi e si era operata la loro riconversione in piste ciclabili.
Galvanizzato dall'aver appreso che la mia idea, per quanto partorita sotto un sole cocente e in debito di ossigeno, non fosse delirante, cominciai a buttare giù qualche appunto e a fissarlo graficamente utilizzando gli strumenti dello stesso Google Earth.
Cimitero Comunale
Qualche giorno dopo, con una bozza di progetto in mente, ne parlai con Arsenio, un mio amico geometra di grande esperienza e con ilCampo Sportivo  -Galleria Ramnmauro quale spesso condividiamo le idee. Il progetto gli piacque e, appena possibile, rifacemmo insieme il percorso in auto, fin dove era ancora possibile, misurando le distanze e ipotizzando i lavori che si sarebbero resi necessari per il ripristino del tracciato e della messa in sicurezza delle parti che presentavano maggiore degrado o di quelli in galleria. Data la vastità e la complessità del progetto, mi consigliò di parlarne anche all'ingegnere responsabile dei Lavori Pubblici, per trovare con lui una forma di finanziamento adeguato.
Cimitero Comunale
Al ritorno a casa integrai quanto già fatto nei giorni precedenti con quanto emerso dalle idee sviluppate con Arsenio e nei giorni successivi feci altri sopralluoghi fotografando e prendendo appunti sugli snodi importanti, come ad esempio gli incroci tra il vecchio tracciato e la viabilità meccanizzata o sugli intuibili problemi di convivenza tra il traffico meccanizzato e quello ciclabile, nei tratti in cui il vecchio tracciato era stato assorbito dalla viabilità comunale.
Casello alla contrada Caravallo

Presi appunti anche sullo stato di degrado dei caselli non ancora ceduti ai privati. in occasione delle mie ricerche su internet, ebbi modo di conoscere e di avere un interessante scambio di informazioni e materiale, con il signor R. Serafino, uno dei due Webmaster del sito www.lestradeferrate.it, sul quale è stato raccolto in modo sistematico, anche materiale storico sul tratto Atena Lucana - Marsico Nuovo.
Cimitero Comunale Da grande appassionato di tutto quello che riguarda le Ferrovie, accolse molto favorevolmente l'idea di recuperare, almeno in parte, questo vecchio tracciato. Da parte mia, fui molto felice di poter  dare un piccolo contributo al suo sito, fornendogli informazioni di prima mano sullo stato di
parcheggiosalute dei manufatti e del tracciato e di corredarle con alcune delle foto scattate durante i miei sopralluoghi. Le foto da me inviate in quel periodo è possibile oggi visionarle ai seguenti indirizzi:
http://www.lestradeferrate.it/mono10%5C10atenacentro.htm

In sintesi, le idee che erano alla base del mio progetto sono queste: la spianata sopra la galleria all'inizio della Superstrada strada statale 598 di Fondovalle dell'Agri, ubicata nei pressi degli alberghi Acteon e Cristal Palace, per la sua collocazione all'inizio dell'ex tracciato con minore pendenza, è il luogo ideale per l'ubicazione di un parcheggio attrezzato per camper e roulotte, in cui prevedere servizi igienici completi di docce, vasche per il lavaggio delle stoviglie, barbecue e quant'altro. Questo per poter ricevere in modo decoroso tutti coloro che sarebbero venuti con l'idea di un soggiorno tipo campeggio. Tutti gli altri avrebbero trovato facilmente ospitalità presso le tante strutture ricettive del comune, desolatamente vuote o quasi per la maggior parte dell'anno e proprio per mancanza d'idee innovative nella gestione del territorio e in grado di creare un seppur minimo indotto, al di là di quello generato dal lavoro negli impianti produttivi della valle o dal turismo mordi e fuggi, che non crea nessuna ricchezza degna di nota. Questo luogo di sosta attrezzato, lo immaginai gestito da una cooperativa creata ad hoc e che avrebbe potuto rappresentare un'occasione di lavoro per qualcuno. Nel tempo, a queste strutture ricettive avremmo affiancato gli alloggi ricavati con la realizzazione dell'albergo diffuso.
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Tornando al progetto della pista ciclabile, immaginai che i caselli non ancora svenduti ai privati si sarebbero potuti utilizzare al piano terra come punti di ricreazione con bar e spazi all'aperto, attrezzati per il gioco dei bambini e il consumo delle colazioni al sacco. Al piano superiore degli stessi, invece, con foto e documenti dell'epoca, avrebbe trovato posto un piccolo museo delle Ferrovie Calabro-Lucane.
Un primo grosso problema da risolvere era la messa in sicurezza delle 4 gallerie presenti sul percorso, ubicate a poca distanza le une dalle altre. Le due di più piccole dimensioni, la seconda e la terza, lunghe intorno ai 100 metri, sono ubicate in zona Ferrari, cioè nei pressi del cimitero comunale. Quelle delle due che è più vicina al paese, è adiacente ad uno dei due caselli ferroviari non ancora ceduti a privati. Sfortunatamente, come l'altro in contrada Caravallo, versa in pessime condizioni. L'ultima, quella più distante dal paese e anche la più lunga, ha l'ingresso a meno di un chilometro da queste due piccole gallerie intermedie, quindi ancora nel territorio del comune di Atena Lucana ma sbocca nel territorio del comune di Brienza, in provincia di Potenza e, per l'esattezza, in contrada Pozzi.
Per dare un senso al percorso della pista ciclabile, evitando che finisse tra le montagne in modo tanto imprevisto quanto insensato, avremmo dovuto elaborare un progetto congiunto con questo confinante comune della Basilicata. La stazione della contrada Braide è ubicato nei pressi dell'Eden, una grande struttura ricettiva facilmente raggiungibile anche in auto. Questo luogo di fine percorso (o di sosta intermedio, qualora si fosse riuscito a convincere il comune di Brienza a realizzare la continuazione di questo percorso fin all'interno del paese, inglobando nel tracciato uno dei punti più suggestivi, il vecchio ponte in pietra), avrebbe rappresentato un interessante snodo per tutta l'utenza che, al percorso in bici, avesse voluto unire il trekking o le escursioni a cavallo in una delle mete più conosciute e frequentate e non solo dai locali, per le gite fuori porta del lunedì dell'angelo o di ferragosto: la località Lago.

Dietro la vegetazione, totalmente nascosto alla vista, l'ingresso alla galleria "perduta"

 Riguardo alla prima galleria del tracciato, quella più vicina al centro abitato di Atena, va fatto un discorso a parte. I lavori per il viadotto della strada statale 598 di Fondovalle dell'Agri, ubicato nei pressi dello svincolo di Atena Lucana, purtroppo causarono negli anni 70 il probabile interramento dello sbocco a monte della prima delle quattro gallerie citate. Quello a valle invece, negli anni 70, periodo in cui ci andavamo a giocare, era ben visibile e facilmente raggiungibile dal paese, in pochi minuti di passeggiata a piedi.
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Quando però il 27 giugno del 2006, giorno che avevamo concordato con il responsabile dei Lavori Pubblici del Comune, perché lo accompagnassi nel primo dei tre sopralluoghi che facemmo insieme lungo il tracciato, faticai non poco a trovare anche l'ingresso sempre stato libero, poiché la vegetazione lo aveva completamente nascosto.
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Vista dall'interno dell'ingresso alla galleria "perduta"


L'idea di una pista ciclabile in quei luoghi così interessanti dal punto di vista ambientale e a lui fino a quel momento del tutto sconosciuti, essendo cresciuto nella frazione dello Scalo, piacque molto. Nei giorni seguenti facemmo altre 2 escursioni alla ricerca dell'imbocco sepolto.
ubicazione galleriaa  rammauro
Lo individuammo con molta approssimazione servendoci della poca cartografia disponibile ma ci ripromettemmo di individuarlo con maggiore precisione, con l'ausilio di un rilievo topografico.
Il fatto che un tecnico di provata e pluriennale esperienza avesse fortemente creduto nella mia idea, finì per contagiare anche l'Amministrazione. Oltre all'Assessore all'Ambiente Iuzzolino, il compagno di giochi di sempre, la cosa coinvolse anche il Sindaco, tanto che volle inserire il progetto nel programma elettorale, in occasione delle Comunali del 2008.


Sebbene dato più volte come prossimo alla partenza, i fondi necessari per l'acquisto delle proprietà , che io sappia, ancora non è stato possibile reperirli e di questo mio progetto, con l'ingegnere e il sindaco, si è parlato sempre meno in questi quattro anni. Eppure l'entusiasmo dimostratomi in occasione dei nostri primi incontri e il fatto che si sia creduto tanto nel progetto da volerlo addirittura inserire in un programma elettorale, mi fa ancora ben sperare.
In attesa che arrivi l'occasione giusta e con i fondi anche l'invito ad andare in Comune per ricevere la buona notizia dell'incarico per la realizzazione di questa idea, riverso su questo blog una parte del materiale grafico e fotografico risalente all'estate del 2006, così che quelli che ne hanno soltanto sentito parlare dal palco, in occasione della campagna elettorale e poi mai più e che tante volte mi hanno chiesto per strada che fine avesse fatto quel mio progetto della pista ciclabile, abbiamo un'idea più chiara di quello che avrei voluto  realizzare.



Tutti coloro i quali fossero interessati ad avere maggiori informazioni sulla tratta Atena Lucana-Marsico Nuovo, potranno trovarli sul sito dell'amico Rosario Serafino, al seguente link:

http://www.lestradeferrate.it/mono10.htm


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1 commento:

  1. Ho scoperto recentemente l'esistenza delle FCL.
    Mi sono ampiamente documentato sulla loro storia con tante ricerche su Internet e sono arrivato ad una conclusione: è incredibile "l'estrema superficialità" di chi ha deciso per la loro dismissione e non per la totale riconversione considerato la bellezza dei luoghi attraversati.
    Ritengo il recupero proposto una ottima idea per lo sviluppo turistico della zone interessate (anche quello per esempio della tratta Lagonegro-Morano Calabro-Castrovillari con l'elicoidale di Castelluccio Inferiore) e per la piena valorizzazione delle tante bellezze paesaggistiche.
    Tante altre ferrovie in Italia dismesse sono poi state riconvertite in piste ciclabili o vie verdi (un esempio per tutti la fantastica pista di Sanremo, ma anche in Puglia la pista ciclabile ricavata sul tronco principale dell'Acquedotto Pugliese da Locorotondo a Ceglie Messapica che è a dir poco "strepitosa" e, vicino a Voi, il tratto da Morano Calabro a Castrovillari).
    Coraggio amministrazioni locali: aiutate i vostri cittadini a credere in questa iniziativa. Avete visto i flussi turistici creati nei comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa con il "Volo dell'Angelo" e a Sasso Di Castalda con la recentissima apertura del "ponte sospeso"?
    Un amante di questi Vs. splendidi luoghi residente nella provincia di Brindisi.
    Vito

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